Compagnia Teatroaperto / Teatro Dehon
Con Aldo Sassi, Martina Valentini Marinaz, Mario Sucich, Fabiana Giordano, Andrea Zacheo, Asia Galeotti
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Mathilde de Nonancourt, appartenente al jet set parigino, rappresenta un modello di rara perfezione. Bellissima ed elegante, cuoca sopraffina, guadagna milioni con disarmante facilità grazie ai suoi infallibili investimenti in borsa. Come se ciò non bastasse, inoltre, possiede una raffinata cultura umanistica (è autrice di una tesi universitaria dal titolo: “Struttura dei testi detti ‘di boulevard’ a partire dall’allestimento nel 1892 de “Il Signora va a caccia” di Feydeau) ed è in procinto di disputare – come favorita - la finale del campionato mondiale di scacchi.
Più che comprensibile, quindi, che il di lei fidanzato Jean-François, individuo men che mediocre e incline ad attirare l’attenzione mettendo a punto improbabili tentativi di suicidio, si senta a disagio, inadeguato dinanzi a tale compiutezza…
Come salvare il rapporto tra i due, pericolosamente minacciato dall’insipienza dell’uomo e dalla straordinarietà della donna?
Il Caso, vero protagonista di questa formidabile e divertentissima pièce di Fernando Arrabal, si incaricherà di rimettere le cose a posto, giocando con i personaggi proprio come fossero pezzi degli scacchi, e ponendo sulla strada di Mathilde e Jean-François personaggi e situazioni paradossali: una cameriera dal passato oscuro; un gangster gentiluomo con base nel malfamato quartiere di Pigalle; una prostituta candida e sventata ed infine Teddy, campione americano arrogante e strafottente, ma di assai scarsa lungimiranza.
Oggetto di un unico allestimento italiano, realizzato nel 1987 dalla stessa Compagnia Teatroaperto per la regia di Guido Ferrarini, “L’aperitivo dei folli” attiene alla produzione arrabaliana del cosiddetto Théâtre Bouffe (che comprende altresì “Vole-moi un petit milliard” e “Punk, punk et colégram”), ove l’autore spagnolo, più volte in odore di Nobel, si confronta con le strutture classiche del teatro brillante, reinterpretandole attraverso la lente deformante del surrealismo franco-iberico.
Sviluppato sulle linee tradizionali della commedia borghese fin-de-siècle, “L’aperitivo dei folli”, oggi presentato in un allestimento nuovissimo per la traduzione appositamente realizzata dallo stesso regista Piero Ferrarini, riecheggia discretamente il cinema di Luis Buñuel, i cascami del poliziesco francese anni ’60, temi psico-sociologici e l’amore incondizionato per un gioco – quello degli scacchi – che più di qualsiasi altro riflette nell’immaginario dell’Autore la meravigliosa insensatezza dell’esistenza umana.
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Testo di Fernando Arrabal.
Traduzione di Piero Ferrarini.
Regia di Piero Ferrarini.
Interpreti: Aldo Sassi, Marina Valentini Marinaz, Mario Sucich, Fabiana Giordano, Andrea Zacheo, Asia Galeotti. Con l'amichevole partecipazione di Federica Tabori.
Scene: Luigi Fazio. Costumi: Renata Fiorentini. Aiuto regia: Irene Barbi.
Organizzazione e produzione: Tiziano Tommesani
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Per maggiori informazioni: 051.342934 - 347.5737776